Storiografia del Kenya

STORIOGRAFIA DEL KENYA.

Storiografia del Kenya. Arte africana anticaLa storia è una traccia della nostra ed altrui esistenza, oltre ad essere conservazione di usi, tradizioni e costumi.

Nel corso della vita, accade che un individuo senta la necessità di venire a contatto con il reale, di sviluppare quella che viene chiamata cultura, conoscenza.
Per arrivare ad una forma di intellettualità, la persona in questione parte da basi del sapere elementari e, arricchendole con la conoscenza dei fatti passati, giunge a formulare veri e propri concetti. La storia è la via principale del sapere, pilastro che porta con sé un bagaglio di nozioni.

L’essere umano è una creatura soggetta ad auto interrogazione, a domande e, dunque, a ricerca di risposte; è nel suo modo di essere il desiderio di prendere parte agli avvenimenti, seppure indirettamente. 
Accade frequentemente che un uomo, arrivato ad un momento della sua vita, senta il bisogno di ritrovarsi e maturare una consapevolezza di sé; la storia gli fa da insegnante.
È proprio della storia essere un grande presente, e mai solamente un passato.
Ciò sta a significare che la storia è deposito di esperienza; apprendendo il passato è più facile prendere una decisione o semplicemente farsi un’idea riguardo alle azioni presenti e future.
La storia è un dono, fa luce al passato ed illumina il futuro.

La storiografia è una scienza, è la descrizione della storia e comprende tutte le forme di interpretazione, di trattazione e trasmissione di fatti e accadimenti della vita degli individui e delle società del passato storico. Grazie a questa gli uomini possono arricchirsi interiormente e crescere.
La conoscenza del passato è quindi un’esperienza tipica umana, una propensione che la maggioranza degli individui si porta dentro come caratteristica tipica dell’essere, è un momento di crescita e di acquisizione della consapevolezza di ciò che è stato e che ora sarà.
La storia rappresenta la vita, la sete del sapere e dell’apprendimento, ci completa dal punto di vista culturale e interiore rendendoci cittadini del mondo. 

Monte Kilimanjaro al tramonto. Vista dal Parco Nazionale Amboseli, Kenya

Percorso dalla Rift Valley, la più lunga spaccatura della crosta terrestre, culla dell’Umanità e mosaico di decine di etnie dalle culture ancestrali, ciascuna caratterizzata da lingua, eredità, musica, danza, arte e costumi diversi, il Kenya è immerso un contesto in cui natura e umanità si fondono dando vita a un equilibrio tutto loro. Terre selvagge, cime innevate, valli vulcaniche, spiagge bianche, deserti, acque lacustri e barriere coralline: realtà immerse in una cultura fatta di colori, semplicità, fatica fisica quotidiana, lentezza e sorrisi.

Il Kenya annovera ben 6 Patrimoni Unesco: le Foreste Sacre dei Kaya, il Forte Jesus a Mombasa, la città di Lamu, i Parchi Naturali del Lago Turkana, il Parco Nazionale del Monte Kenya e il sistema dei laghi della Great Rift Valley:

  • Le Foreste Sacre dei Kaya (Patrimonio dell’Umanità dal 2008) sono un gruppo di 11 foreste sparse per 200 km; all’interno si trovano i resti di alcuni villaggi fortificati, noti come kaya, costruiti dai Mijikenda. Questi insediamenti risalgono al XVI secolo, e vennero abitati fino agli anni quaranta. Attualmente sono considerati luoghi sacri, governati da consigli di saggi anziani.
  • Il Forte Jesus (Patrimonio dell’Umanità dal 2011) è un forte rinascimentale costruito allo scopo di proteggere il porto di Mombasa ed è uno dei meglio conservati esempi di fortificazioni militari portoghesi del XVI secolo. La sua organizzazione e la sua forma riflettono l’ideale rinascimentale che sosteneva che la proporzione perfetta e la geometria armoniosa si potessero trovare nel corpo umano.
  • La città di Lamu (Patrimonio dell’Umanità dal 2001), insieme al suo arcipelago costituisce una delle meraviglie della costa settentrionale del Kenya. Fu fondata nel XIV secolo dal Sultano dell’Oman e vanta una storia di scambi commerciali e culturali visibili nell’originale architettura swahili di pietra corallina e legno intarsiato. Qui il tempo è scandito dal passo degli asini e dal veleggiare dei dhow, unici mezzi di trasporto dell’isola. I vicoli stretti e gli antichi edifici, il profumo delle spezie, il colorato mercato e le piazze intorno al Forte attraggono da decenni i viaggiatori in cerca di esperienze autentiche.
  • I Parchi Naturali del Lago Turkana (Patrimonio dell’Umanità dal 1997) sono un gruppo di tre parchi nazionali (il Parco Nazionale di Sibiloi e 2 isole all’interno del Lago). Il “Mare di Giada” (così viene chiamato il Lago Turkana) è un immenso mare interno lungo 250 km circondato dal deserto e dal nero scintillante delle colate laviche che contrastano con il verde smeraldo delle acque salmastre abitate dalla più vasta popolazione di coccodrilli del Nilo. Il Turkana è la culla dell’umanità: qui infatti sono stati rinvenuti i fossili dei primi uomini e lo scheletro più antico, il Turkana Boy.
  • Il Parco Nazionale del Monte Kenya (Patrimonio dell’Umanità dal 1997) protegge la regione che circonda il Monte Kenya. Venne creato per preservare un ambiente di grande bellezza scenica, per conservare la biodiversità presente all’interno del parco e per la difesa del bacino idrografico dell’area circostante. L’ambiente è molto diversificato: ghiacciai e rocce, foreste equatoriali, brughiere alpine, boschi di bambù, giganteschi alberi di canfora, felci e orchidee. Alle pendici del monte inoltre si possono incontrare elefanti, bufali, leoni, antilopi, scimmie e pantere nere.
  • Il Sistema dei Laghi della Great Rift Valley (Patrimonio dell’Umanità dal 2011) è uno scenario naturale di straordinaria bellezza; si compone di tre laghi interconnessi, relativamente poco profondi (Lake Bogoria, Lake Nakuru, Lake Elementeita) e si estende su una superficie totale di 32.034 ettari. Qui si possono trovare 13 specie di uccelli a rischio di estinzione e, in generale, una delle più grandi varietà di uccelli nel mondo. I laghi della Great Rift Valley sono il più importante sito di foraggiamento del fenicottero minore e, allo stesso tempo, un ottimo terreno per la nidificazione e la riproduzione dei grandi pellicani bianchi. L’area è popolata anche da rinoceronti neri, giraffe di Rothschild, kudu, leoni, ghepardi e cani selvatici. Questo patrimonio naturale è anche molto prezioso per lo studio dei grandi processi ecologici.

Vedi in particolare: STORIOGRAFIA DEL KENYA

Tribù Masai sulle rive del fiume Southern Ewaso Ng'iro
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Tribù Samburu ai piedi del Monte Kenya
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Kenya dal X al XX secolo. Tribù Samburu
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Le Rovine di Gedi-Kenya
Le Rovine di Gedi

Rovine di Mnarani
Le Rovine di Mnarani

Rovine di Jumba La Mtwana
Le Rovine di Jumba La Mtwana

Sultanato di Kilwa-Kilwa Kisiwani-Gereza Fort
Sultanato di Kilwa

Vasco da Gama-Fort Jesus Mombasa
Vasco da Gama

Vasco da Gama Pillar o Cruz Padrão-Malindi 1886
La Malindi portoghese

Il cielo australe verso il 1500
Il cielo australe verso il 1500

Ufficiale coloniale britannico con commercianti di schiavi islamici a Zanzibar
Tratta degli schiavi e schiavitù

Olocausto Africano
Olocausto Africano

Colonialismo in Africa. Sopravvissuti della tribù Herero in Namibia
Colonialismo in Africa

Uganda Railway-British East Africa-General Map
Uganda Railway

Kenya Popoli Tribù Etnie
Kenya Popoli Tribù Etnie

Tribù Masai
Tribù Masai

Tribù Ogiek
Tribù Ogiek

Tribù Mijikenda
Tribù Mijikenda

Tribù Kavirondo
Tribù Kavirondo

Tribù Bubal
Tribù Bubal


Tombe a pilastro e le città swahili

Immagine di Fort Jesus sull'isola di Mombasa
Siti storici sulla costa del Kenya
Monumento ai caduti in guerra
Monumenti più famosi in Kenya

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